Name: Madama Butterfly
Start: 2019-03-29T00:00:00.000Z
End: 2019-03-31T00:00:00.000Z
Location: Teatro Goldoni

Admin

Organization

Zanger

Soprano

Silvia Pantani

Cio-Cio-San

Yukiko Aragaki

Tenor

Giuseppe Raimondo

B.F. Pinkerton

León de la Guardia

Mezzo-soprano

Laura Brioli

Suzuki

Mana Yamakawa

Baritone

Sergio Bologna

Sharpless

Carmine Monaco d'Ambrosìa

Didier Pieri

Goro

Bass

Piermaria Piccini

Oom Bonzo

Alessandro Ceccarini

Prins Yamadori

Maria Salvini

Kate Pinkerton

Dirigent

Stefano Romani

Regisseur

Alberto Paloscia

Set designer

Giacomo Callari

Koor meester

Flavio Fiorini

Nicoletta Celati

Haar tante

Andrea Marmugi

Oom Yakusidé

Deborah Vincenti

Haar nicht

Paolo Morelli

De commissaris van de keizer

Francesco Segnini

De ambtenaar van de burgerlijke stand

Teatro Goldoni

Orchestra

Orchestra Filarmonica Pucciniana

Madama Butterfly -  (Madame Butterfly)

Livorno

Italië

Madama Butterfly Puccini

Public

Madame Butterfly

Approved

Atto secondo

Yukiko ARAGAKI 2019 Madama Butterfly- Death of Butterfly

新垣有希子　プッチーニ　蝶々夫人　ラストシーン　リヴォルノ・ゴルドーニ劇場

Back to the Teatro Goldoni in Livorno on Friday 29 March, at 8.30 pm and Sunday 31, at 4.30 pm Madama Butterfly by Giacomo Puccini , one of the most popular and represented titles in the theatrical catalog of the great composer from Lucca, so much to boast - only in our city - no less than thirty productions in just over a hundred years. One of the most loved works for its inexhaustible wealth of melodic ideas infused in a highly refined instrumental score, Butterfly is also one of the most modern and problematic titles in Puccini's repertoire, above all for the daring and innovative musical and dramaturgical cut, purely twentieth-century, which wanted infuse the author into it. The new production , entirely made byFondazione Goldoni will focus on a reading of Butterfly as an intimate and psychological drama , following in its relentless unfolding the fate of the unfortunate geisha Cio-Cio-San, married and abandoned with a child by the cynical American Pinkerton against the backdrop of an early 1900s Nagasaki . A "Japanese tragedy" which will be rendered musically by a conductor of great solidity such as the Venetian Stefano Romani , now established in the Italian operatic repertoire in prestigious theaters in Italy and abroad, such as La Fenice in Venice, Trapani, Bergamo, Savona, Maribor , Skopje and Kazan.
For the visual part, the installation created by Goldoni with the Francesco Tamagno Cooperative of Turin, will make use of the direction of Alberto Paloscia , artistic director of the opera season, in collaboration with Carlo Da Prato of the Goldoni Foundation; the scenes are by the young scenographer Giacomo Callari from Viareggio , already appreciated in the recent revival of the operetta Sì by Pietro Mascagni and the costumes by the Teatro del Giglio in Lucca. "We worked on a dry, meager vision of the work, which in its visual cleanliness highlights the loneliness of the protagonist - said Paloscia - a victim of a mad and monomaniac illusion of love that will lead her to self-destruction". Thus Butterfly will experience this tragic dimension on the Goldoni stage in an atmosphere suspended between dream and realism, where the characters who surround her and the presence of the surrounding environment will implacably punctuate the vain wait for Pinkerton's return until the tragic epilogue. As for the interpreters, young and established Puccini voices will be engaged for the main roles, already discovered and valued by our Studio Works, with artists of great experience. In the impervious role of the protagonist, two young artists already applauded by the Goldoni audience will return, namely the sopranos Silvia Pantani , an emerging voice of our territory, launched by the Mascagni Opera Studio of the Goldoni Theater, where in 2016 she made her debut with great success in the role of Violetta Valéry in Verdi's Traviata , and Yukiko Aragaki , young and talented Japanese singer already appreciated at the Goldoni in the role of Pamina in the beautiful Magic FluteMozart signed in 2016 by the great and late Lindsay Kemp and recently successfully landed the character of Cio-Cio-San, which he will soon also face in the prestigious San Carlo venue in Naples. On the other hand, the young Turin tenor Giuseppe Raimondo will return as Pinkerton , another discovery of the Opera Studio, who after his happy debut in the role of Count Danilo in the Merry Widow has successfully returned in other important titles on the most recent bills, such as Lodoletta , Manon Lescaut , Nabucco and Pia de' Tolomei , alternating with another promising young tenor lyric pushed, the Chilean León De La Guardia, newcomer in our Theater. Another eagerly awaited return is that of the mezzo-soprano from Romagna but now adopted by Livorno Laura Brioli , a very successful singer in the Italian opera scene. Two baritones of great experience and dear to the Goldoni public will return to the role of consul Sharpless, such as Sergio Bologna , already present in Donizetti's Elisir d'amore which inaugurated the season and Carmine Monaco d'Ambrosìa , acclaimed by Kyoto in the last successful production of Iris staged in December 2017 and recently released on DVD. Particularly appreciated in the Iris mascagnana itself , another emerging voice from Livorno, that of the young tenor Didier Pieri, returning from the brilliant successes in the theaters of Genoa, Trapani, Pisa, Reggio Calabria and in the recent tour in Japan of Petruzzelli di Bari, who will return to the theater of his hometown in the guise of the sneaky and intriguing Goro. The other roles are covered by artists already known to our audience and mostly coming from the Livorno area, such as the soprano Maria Salvini ( Kate Pinkerton ), the basses Piermaria Piccini ( Uncle Bonzo ), Alessandro Ceccarini ( Prince Yamadori ) and Andrea Marmugi ( Yakusidé ) and the baritone Paolo Morelli (The Imperial Commissioner ).

English

Torna al Teatro Goldoni di Livorno venerdì 29 marzo, alle ore 20.30 e domenica 31, alle ore 16.30 Madama Butterfly di Giacomo Puccini, uno dei titoli più popolari e rappresentati del catalogo teatrale del grande compositore lucchese, tanto da vantare – solo nella nostra città – ben trenta allestimenti in poco più di cento anni. Opera tra le più amate per la sua inesauribile ricchezza di idee melodiche infuse in una partitura strumentale raffinatissima, Butterfly è anche uno dei titoli più moderni e problematici del repertorio pucciniano, soprattutto per il  taglio musicale e drammaturgico audace e innovativo, prettamente novecentesco, che volle infondergli l’autore. La nuova produzione, interamente realizzata dalla Fondazione Goldoni, punterà su una lettura di Butterfly quale dramma intimista e psicologico, seguendo nel suo implacabile svolgersi il destino della sventurata geisha Cio-Cio-San, sposata ed abbandonata con un figlio dal cinico americano Pinkerton sullo sfondo di una Nagasaki di inizio ‘900. Una “tragedia giapponese” che sarà resa musicalmente da un direttore di grande solidità quale il veneto Stefano Romani, ormai affermatosi nel repertorio operistico italiano in teatri prestigiosi in Italia e all’estero, quali La Fenice di Venezia, Trapani, Bergamo, Savona,  Maribor, Skopje e di Kazan.
Per la parte visiva, l’allestimento realizzato dal Goldoni con la Cooperativa Francesco Tamagno di Torino, si avvarrà della regia di Alberto Paloscia, direttore artistico della stagione lirica, in collaborazione con Carlo Da Prato della Fondazione Goldoni; le scene sono del giovane scenografo viareggino Giacomo Callari, già apprezzato nella recente riproposta dell’operetta Sì di Pietro Mascagni ed i costumi del Teatro del Giglio di Lucca. “Abbiamo lavorato ad una visione asciutta, scarna dell’opera, che nella sua pulizia visiva mettesse in evidenza la solitudine della protagonista – ha affermato Paloscia – una vittima di una folle e monomaniaca illusione d’amore che la porterà all’autodistruzione”. Butterfly vivrà così sul palcoscenico del Goldoni questa tragica dimensione in un’atmosfera sospesa tra sogno e realismo, dove i personaggi che la circondano e la presenza dell’ambiente circostante scandiranno in modo implacabile la vana attesa del ritorno di Pinkerton fino al tragico epilogo. Per quanto riguarda gli interpreti, saranno impegnati per i ruoli principali giovani e affermate voci pucciniane, già a suo tempo scoperte e valorizzate dalle nostre Opere Studio, con artisti di grande esperienza. Nell’impervio ruolo della protagonista torneranno due giovani artiste già applaudite dal pubblico del Goldoni, ovvero i soprani Silvia Pantani, voce emergente del nostro territorio, lanciata dal Mascagni Opera Studio del Teatro Goldoni, dove nel 2016 ha debuttato con grande successo il ruolo di Violetta Valéry in Traviata di Verdi, e Yukiko Aragaki, giovane e talentosa cantante giapponese già apprezzata al Goldoni nei panni di Pamina nel bellissimo Flauto magico mozartiano firmato nel 2016 dal grande e compianto Lindsay Kemp e recentemente approdata con successo al personaggio di Cio-Cio-San, che affronterà prossimamente anche nella prestigiosa sede del San Carlo di Napoli. Nei panni di Pinkerton tornerà invece il giovane tenore torinese Giuseppe Raimondo, altra scoperta dell’Opera Studio, che dopo il felice debutto nel ruolo del Conte Danilo nella Vedova allegra è tornato con successo in altri titoli importanti dei più recenti cartelloni, quali Lodoletta, Manon Lescaut, Nabucco e Pia de’ Tolomei, in alternanza con un altro giovane e promettente tenore lirico spinto, il cileno León De La Guardia, esordiente nel nostro Teatro. Altro atteso ritorno è quello del mezzosoprano romagnolo ma ormai livornese di adozione Laura Brioli, cantante affermatissima nel panorama lirico italiano. Nel ruolo del console Sharpless torneranno due baritoni di grande esperienza e cari al pubblico del Goldoni, quali Sergio Bologna, già presente nell’Elisir d’amore donizettiano che ha inaugurato la stagione e Carmine Monaco d’Ambrosìa, acclamato Kyoto nell’ultima fortunata produzione di Iris allestita nel dicembre del 2017 e recentemente pubblicata in dvd. Particolarmente apprezzato nella stessa Iris mascagnana, un atra voce labronica emergente, quella del giovane tenore Didier Pieri, reduce dalle brillanti affermazioni nei teatri di Genova, Trapani, Pisa, Reggio Calabria e nella recente tournée in Giappone del Petruzzelli di Bari, che tornerà nel teatro della sua città natale nelle vesti del subdolo e intrigante Goro. Gli altri ruoli sono ricoperti da artisti già noti al nostro pubblico e provenienti in gran parte dal territorio livornese, quali il soprano Maria Salvini (Kate Pinkerton), i bassi Piermaria Piccini (lo Zio Bonzo), Alessandro Ceccarini (Il principe Yamadori) e Andrea Marmugi (Yakusidé) ed il baritono Paolo Morelli (Il Commissario Imperiale).

italiano

Voorstellingscredits (Cast & Productieteam )

Cast

Productieteam

Ensemble