Organization

Regia

João Carvalho Aboim

Cantante

Basso

Eduardo Martinez

Montano

Matteo Mancini

Un araldo

Tenore

Arsen Soghomonyan

Otello

Soprano

Zarina Abaeva

Desdemona

Direzione d'orchestra

Zubin Mehta

Valerio Binasco

Scenografia

Guido Fiorato

Costumi

Gianluca Falaschi

Luci

Pasquale Mari

Baritono

Luca Salsi

Jago

Mezzosoprano

Eleonora Filipponi

Emilia

Joseph Dahdah

Cassio

Francesco Pittari

Roderigo

Adriano Gramigni

Lodovico

Direzione del coro

Lorenzo Fratini

Alessia Panza

Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Others

Coro del Maggio Musicale Fiorentino

Orchestra

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

italiano

Firenze

Italia

Festival del Maggio Musicale Fiorentino

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Sala Grande

Otello Verdi

Public

Private

inglese

Approvato

Resumption of the show staged on Rai 5 in November 2020, during the period of pandemic and restrictions, Othello is back on the bill at Maggio , in Valerio Binasco's version. After the success of  Aida  Verdi had decided to retire from the stage. Professional life had given him everything: glory, money, undying fame. With  Aida he could say goodbye to the successful season of nineteenth-century melodrama; for too long now he had felt the weight of a musical theater in crisis that was struggling to find new dramatic and formal ways. But the encounter with the disheveled Arrigo Boito brings the Maestro from Busseto back on the road to opera. Verdi, like Boito, is eager for experimental and innovative poetic solutions and is already projected towards the emancipation of melodrama from the system of closed numbers. The understanding between the two was born under the sign of Shakespeare, an author whom Verdi had loved and chased throughout his life. The first fruit of the successful partnership is  Othello, which debuted triumphantly at La Scala in Milan on February 5, 1887. At 74 years old, Verdi demonstrates an astonishing capacity for renewal, covering Boito's verses in an unexpected and original way. Abandoning the security of the closed number for the open form, the composer gives life to a mobile and continuous melodic flow. With one eye on Wagner and one on the Italian theatrical tradition, Verdi thus marks the culmination of his exceptional creative parable.

English

Ripresa dello spettacolo andato in scena su Rai 5 nel novembre 2020, durante il periodo di pandemia e restrizioni, torna in cartellone al Maggio l'Otello, nella versione di Valerio Binasco. Dopo il successo di Aida Verdi aveva deciso di ritirarsi dalle scene. La vita professionale gli aveva dato tutto: gloria, denaro, fama imperitura. Con Aida poteva congedarsi dalla fortunata stagione del melodramma ottocentesco; da troppo tempo ormai sentiva il peso di un teatro musicale in crisi che stentava a trovare nuove vie drammaturgiche e formali. Ma l’incontro con lo scapigliato Arrigo Boito riporta il maestro di Busseto sulla via dell’opera. Verdi, come Boito, è desideroso di soluzioni poetiche sperimentali e innovative ed è già proiettato verso l’emancipazione del melodramma dal sistema dei numeri chiusi. L’intesa tra i due nasce poi sotto il segno di Shakespeare, autore che Verdi aveva amato e rincorso per tutta la vita. Primo frutto del fortunato sodalizio è Otello, che debutta trionfalmente alla Scala di Milano il 5 febbraio 1887. A 74 anni, Verdi dimostra una stupefacente capacità di rinnovamento, rivestendo in modo inaspettato e originale i versi di Boito. Abbandonata la sicurezza del numero chiuso per la forma aperta, il compositore dà vita a un flusso melodico mobile e continuo. Con un occhio a Wagner e uno alla tradizione teatrale italiana, Verdi segna così il punto di arrivo della sua eccezionale parabola creativa.

Crediti di rappresentazione (Cast e team di produzione )

Cast

Team creativo

Ensemble