Organization

Singer

Soprano

Aurora Tirotta

Turandot

Tenor

Livio Scarpellini

The Emperor Altoum

Danilo Formaggia

Calaf

Anna Delfino

Liù

Bass

Paolo Battaglia

Timur

Baritone

Allan Rizzetti

Ping

Pong

Imanol Laura Olazabal

Pang

Marco Gazzini

A Mandarin

The Prince of Persia

Conductor

Lorenzo Passerini

Stage director

Elena D'Angelo

Set designer

Grandi Spettacoli

Costume designer

Choreographer

Christina Romano

Others

Orchestra Antonio Vivaldi

Ballet

Arte e danza Lecco

Quintetto Spirabilia

Coro del Teatro Regio di Parma

Coro di voci bianche dell'Ass. S. Pietro al Monte

Lecco

Italy

Teatro Cenacolo Francescano

Private

Public

Approved

Turandot Puccini

La prima rappresentazione ebbe luogo nell’ambito della stagione lirica del Teatro alla Scala di Milano il 25 aprile 1926 sotto la direzione di Arturo Toscanini, il quale arrestò la rappresentazione a metà del terzo atto, due battute dopo il verso «Dormi, oblia, Liù, poesia!» (alla morte di Liù), ovvero dopo l’ultima pagina completata dall’autore, rivolgendosi al pubblico, secondo alcune testimonianze, con queste parole: «Qui termina la rappresentazione perché a questo punto il Maestro è morto.»
Le sere seguenti, l’opera fu messa in scena con il finale rivisto da Alfano sugli appunti dell’autore, ma fu diretta da Ettore Panizza. Arturo Toscanini non diresse mai più l’opera.
L’incompiutezza dell’opera è oggetto di discussione tra gli studiosi. C’è chi sostiene che Turandot rimase incompiuta non a causa dell’inesorabile progredire del male che affliggeva l’autore, bensì per l’incapacità, o piuttosto l’intima impossibilità da parte del Maestro di interpretare quel trionfo d’amore conclusivo, che pure l’aveva inizialmente acceso d’entusiasmo e spinto verso questo soggetto. Il nodo cruciale del dramma, che Puccini cercò invano di risolvere, è costituito dalla trasformazione della principessa Turandot, algida e sanguinaria, in una donna innamorata.

italiano

The first performance took place as part of the opera season of the Teatro alla Scala in Milan on 25 April 1926 under the direction of Arturo Toscanini, who stopped the performance in the middle of the third act, two bars after the line «Dormi, oblia, Liù , poetry!" (on Liù's death), or after the last page completed by the author, addressing the audience, according to some witnesses, with these words: «Here the performance ends because at this point the Master is dead.»
The following evenings, the opera was staged with the ending revised by Alfano on the author's notes, but it was conducted by Ettore Panizza. Arturo Toscanini never conducted the opera again.
The incompleteness of the work is the subject of discussion among scholars. There are those who maintain that Turandot remained unfinished not because of the inexorable progress of the evil that afflicted the author, but because of the incapacity, or rather the intimate impossibility on the part of the Master to interpret that conclusive triumph of love, which yet it had initially kindled him with enthusiasm and pushed him towards this subject. The crux of the drama, which Puccini tried in vain to resolve, is the transformation of the icy and bloodthirsty Princess Turandot into a woman in love.

English

Turandot by Puccini, No (2023/2023), Režisēja Elena D'Angelo,, Diriģents Lorenzo Passerini, Teatro Cenacolo Francescano, Lecco, Italy

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