non sono mancati per Alessia Panza il Verdi drammatico e tormentato della Luisa Miller e la tersa sonorità della belliniana Casta diva, resa con voce altrettanto limpida dalla soprano, che, nonostante la giovanissima età, ha dimostrato in questo e negli altri brani, di saper gestire con grande naturalezza e morbidezza gli ardui filati e passaggi di registro e l'ampiezza di volume vocale.
Un’autentica rivelazione per vocalità, tornitura ed espressività interpretativa
apprezzabile anche il Colline di Yuri Guerra, mai secondario durante la recita e commovente nell’abbandona della vecchia zimarra, cantato con trasporto e bella voce; il resto del folto cast completava con onore la bella rappresentazione.
<<Bravissimo il direttore, Marco Alibrando, talento sicuro e infatti già in crescita a livello internazionale, che con poche prove e in una situazione logistica, diciamo così, complicata, riesce non solo a mandare tutti insieme ma anche a garantire un tasso elevato di puccinismo vero, cioè non sbrodoloso né sentimentale.>>
Ciulla, da parte sua, sa far fronte all'indisposizione senza che la necessaria cautela penalizzi la definizione del suo Marcello. Yuri Guerra è un Colline di spigliata presenza scenica e belle intenzioni musicali, la cui realizzazione potrà senz'altro affinare contando su un mezzo di bel colore.