Borja Quiza / Reviżjonijiet

The soprano Marigona Qerkezi, who sang Elvira, was an excellent example of the natural development of the voice. Having sung Lucia di Lammermoor, Gilda, and Queen of the Night at the beginning of her career, all demanding a lirico leggero voice, Qerkezi has a spinto voice that keeps high notes secure and fast coloratura clean. This, she proved in her entrance aria: “Ernani…Ernani involami” with excellent high Cs. But her central register is big, dark, and strong because that’s where the role tessitura mainly lies. Verdi’s early operas are demanding for sopranos as they require coloratura and high notes but also a big voice at the same time. Qerkezi was just perfect for the role. Her first cabaletta: “Tutto sprezzo che d’Ernani,” showcased fast scales, trills, and big projections from low D to high C. She sang effortlessly the quick coloratura that the maestro demanded with an absurdly fast tempo. Her voice was resonant and present in the trios and concertantes, and her high B flats and high Cs (a constant in this score) were ringing and strong. In the final scene, in contrast to previous, robust, and powerful singing, she sang with a beautiful soaring “dolcissimo” (as marked in the score) the line: “riso del tuo volto…”

La associazione Amigos de la Opera de A Coruna, cui collabora la Deputaciòn da Coruna, è giunta al notevole traguardo dei 70 anni, il ché la pone al vertice per anzianità delle analoghe Associazioni in Spagna, con un nuovo direttore artistico: il tenore venezolano Aquiles Machado, di lunga e fortunata carriera, il quale alla preparazione musicale, conoscenza del repertorio e attenzione agli artisti emergenti, non solo a livello nazionale, è pure in grado di imporre un ritmo e scelte artistiche che, obiettivamente, chi l’opera la vive in prima persona può garantire più di altri, a volte vincolati al potere politico e alle agenzie. Sotto l’occhio vigile della presidente della Associazione dal 2003, l’ineffabile signora Natalia Lamas, dama di altri tempi per classe, eleganza e savoir-faire, già docente al Conservatorio de A Coruna e pianista di vaglia, la quale sorveglia, attenta padrona di casa, ogni fase della programmazione, la stagione s’è inaugurata il 1° di settembre con un Gala operistico offerto dal soprano lituano Asmik Grigorian, accompagnata dal pianista russo Lukas Genusias, con un programma del tutto simile a quello proposto con grande successo anche al Teatro alla Scala domenica 4 settembre. Al margine della cronaca artistica, l’incidente provocato dalla mancata consegna dei bagagli all’arrivo: le valige “perse” hanno costretto la Grigorian ad esibirsi con l’abbigliamento “casual” che aveva durante il viaggio, jeans e giubbotto, il ché lungi da mostrarsi un handicap ha aggiunto spontaneità e simpatia alla serata.

Indubbio protagonista è l’istrionico Bruno De Simone, perfettamente a suo agio nel ruolo dello speziale. La sua interpretazione è un vero saggio sull’arte del basso-buffo, la dizione è da manuale, ogni parola ha il giusto peso e nella linea di canto non ci sono mai cadute di stile per questo personaggio dalla maschera ironica e amara, mai grottesca. Con piacere trovo Borja Quiza (che conobbi e apprezzai in The beggar’s opera) come Enrico: il baritono spagnolo è da considerarsi ormai più che una promessa. Grande è la disinvoltura scenica e il senso del ritmo; la voce, dal colore virile, è ben amministrata e corre. Non ci sono scivolate di gusto nella caratterizzazione dei tre diversi personaggi che, suonando il campanello, tengono Don Annibale sveglio tutta la notte

Esta nueva puesta en escena de El barbero de Sevilla tiene una combinación de voces con experiencia internacional y nuevas promesas de la lírica colombiana. Fígaro, el protagonista, fue el cantante español Borja Quiza, quien ha encarnado este personaje más de setenta veces y esta larga experiencia se percibió en su dominio escénico en toda la noche. Fue vital, alegre y, sobre todo, con mucha chispa y humor. Musicalmente fue muy interesante porque este barítono lírico se destacó en su cavatina Largo al factotum, así como en los duetos con el Conde de Almaviva y Rosina.