Operabase Home

Рецензии на предишна постановка

2
A kékszakállú herceg vára, Bartók
D: Deda Cristina Colonna
C: Marco Alibrando
Novara, Alibrando svela la profezia di Barbablù

Scommessa vinta grazie alla bacchetta di Marco Alibrando che dal podio restituisce intatte le atmosfere, i colori, le inquietudini del Castello grazie ad un minuzioso lavoro di concertazione. Il direttore siciliano, interprete di grande maturità e di spiccata e non comune sensibilità, scava nella partitura, la viviseziona e la ricompone per trovare, con i ventitré musicisti (che sono quelli dell’orchestra del Coccia) il suono ideale per raccontare (con poco) il mondo (sonoramente ridondante e sterminato) di Barbablù. Mondo nel quale Alibrando ci introduce con un suono nebbioso, che viene dal silenzio, sul quale si stagliano le parole del prologo, detto (da Giuditta Pascucci e Carolina Rapillo) in italiano e non nel più litanico, rituale, magico ungherese del libretto. Sette porte oltre le quali ci conduce Alibrando dando ad ogni scena, ad ogni scoperta di Judit un colore, un’atmosfera diversa: tagliente e metallica quella della camera delle torture, ipnotica quella della stanza dei gioielli, che diventa poi lussureggiante nel giardino, solenne nel descrivere il regno di Barbablù che, nell’intuizione registica di Deda Cristina Colonna, diventa la sala del teatro, illuminata a tutta luce. Ma poi arriva il sangue, che colora tutto. Arriva il brivido (letteralmente nella concertazione di Alibrando, lunare e siderale) del lago di lacrime. Arriva l’ultima porta. Quella delle tre mogli. Vive, nel racconto di Bartók e Balázs, immobili, cristallizzate in un’inquieta, candida eternità con i loro volti ricamati nell’arazzo che cala dall’alto, sudario funebre per Judith immobile sul trono/tomba.

Прочетете още
26 октомври 2021www.pierachilledolfini.itPierachille Dolfini
Armide, Lully
D: Deda ColonnaDeda Cristina Colonna
C: Benjamín Chénier
Armide and the king's violins land in Buenos Aires

The professionalism of the vocal stage, almost exclusively made up of students, is immediately apparent. These young solo singers, like the dancers very involved in their tasks, receive strong applause which attests to the excellent performance of their performance and their ability to captivate an audience in search of new emotions

Прочетете още
13 ноември 2019www.olyrix.comSébastien Vacelet