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Past Production Reviews

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Bastien und Bastienne, Mozart
D: Nadia Baldi
C: Gabriele Bonolis
Recensione di “Bastiano e Bastiana” di “Operaclick.com” del 8/10/2006

Anche quest’anno, come avviene da ormai otto anni, si aprono le porte dell’Auditorium di Milano per dare il via a quella lodevolissima iniziativa de “la Verdi” che va sotto il nome di Crescendo in Musica. Una più che meritoria proposta musicale, nata con l’obbiettivo di avvicinare il pubblico dei giovanissimi a quel meraviglioso e affascinante mondo della musica così detta “colta”; mondo che ultimamente occupa, nei progetti educativi della scuola italiana (ma non solo della scuola), un livello assolutamente insufficiente. Peculiarità principale della realizzazione di proposte che compongono la locandina della stagione di Crescendo in Musica è soprattutto quella di riuscire a presentare pezzi classici di straordinaria bellezza, colpendo la fantasia dei piccoli ascoltatori grazie agli stimolanti e variopinti “commenti visivi” – creati con buon gusto e mai noiosi – studiati ad hoc per non distogliere l’attenzione dal brano in esecuzione. La scelta per l’apertura del Crescendo in Musica 2006/2007 è caduta su “Bastiano e Bastiana” (K.46b), un’operina costituita da un atto unico in forma di singspiel, particolare genere musicale costituito da testi recitati intercalati da arie cantate, caratterizzato da una commistione di elementi favolistici e caratteri realistico-popolareschi. Partorita a Vienna alla fine dell’estate 1768, dalla mente geniale di un appena dodicenne Wolfgang Amadeus Mozart, fu eseguita probabilmente (anche se non se ne ha notizia certa) in un teatrino all’aperto situato nel giardino di proprietà del dottor Mesmer (una specie di “pranoterapeuta” dell’epoca) appassionato musicofilo che ne fu anche il committente. Nota curiosa: l’Ouverture dell’opera in oggetto fu uno dei primi casi di “plagio” musicale; risulta piuttosto evidente lo spunto che Beethoven prese da questa partitura per servirsene all’inizio della Sinfonia nr. 3 “Eroica”. L’azione si svolge in un villaggio campestre. La pastorella Bastiana rievoca malinconicamente il suo innamorato Bastiano - ora lontano perché ammaliato dalle lusinghe di una gran dama - certa di averlo perduto per sempre. Appare Colas, una sorta di indovino, al quale la pastorella chiede il suo aiuto per riconquistare l'amato. Colas garantisce a Bastiana che il suo amato tornerà senza dubbio da lei se dimostrerà freddezza e disinteresse nei suo confronti. Anche Bastiano, stanco oramai delle attenzioni della dama, vorrebbe tornare dalla sua pastorella ma si accorge della sua indifferenza. A sua volta chiede l’aiuto del “mago” Colas il quale, consulta un “libro di magia” e procede alla proclamazione di un incantesimo attraverso alcune “formule magiche” (Diggi, daggi, schurry murry…). Tra i due innamorati, dopo alcune schermaglie amorose non prive di momenti alquanto burrascosi, la pace è fatta con la promessa di eterna fedeltà. Hanno dato vita a questa rappresentazione un trio di giovani cantanti: il soprano Daniela Del Monaco, il tenore Gianluca Bocchino e il baritono Giampiero Cicino. Migliore in campo il soprano napoletano che ha caratterizzato molto bene il ruolo di Bastiana; dotata di voce fresca e cristallina, musicalmente corretta, è risultata anche scenicamente molto credibile tratteggiando il personaggio con la dovuta grazia ed ingenuità. Sul versante maschile abbiamo riscontrato disinvoltura nella recitazione da parte di entrambi gli interpreti, musicalmente corretti ma purtroppo non coadiuvati da altrettanto materiale vocale che è apparso, a nostro avviso, piuttosto povero di corposità soprattutto nelle zone centrali della tessitura. Bene l’orchestra Verdi che si è dimostrata precisa sotto la bacchetta del M° Gabriele Bonolis il quale ha saputo rendere la freschezza e la leggerezza di questa partitura scaturita senz’altro dalla mente di un genio, ma pur sempre un genio di 12 anni. Un piccolo appunto alla regia che, trattandosi di uno spettacolo rivolto ai bambini, avrebbe potuto “giocare” un po’ di più con i colori, con le luci e con i costumi. In ogni caso il giovane pubblico presente all’Auditorium ha dimostrato di aver gradito lo spettacolo e questa è la cosa più importante!

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07 October 2006www.operaclick.comSusanna Toffaloni