Autentica sorpresa della serata, il soprano Barbara Massaro ha interpretato il ruolo di Tirsi trasmettendo intatta la tenerezza del pastorello innamorato, credibilissima per freschezza vocale e immedesimazione scenica in quello che fu il primo ruolo del quindicenne Farinelli.
Barbara Massaro che ricordiamo per un ottimo Jemmy nel Guglielmo Tell del Circuito Lombardo, canta in questa serenata il ruolo en travesti di Tirsi: la sua prima aria in tonalità minore “Quando ritorni al fonte” è svolta con un timbro sopranile seducente, intonatissimo, ricco di colore e screziature che rendono le frasi sempre interessanti. Nella seconda parte “Non giova il sospirar” e “Il piè s’allontana” sono cantate con accento languoroso e melanconico assieme, rendendo il personaggio pastorale ben caratterizzato e credibilissimo nella sua passione amorosa.
Anna Alàs i Jove, como Annio, el enamorado de Servilia, fue otra de las más aplaudidas y, además, se mueve en escena con mucha agilidad
Annio interpretado por una adecuada Anna Alàs i Jové, muy grácil en escena y con una oscura y bella voz.
Infelice, irato o benigno, il Nomio-Apollo di Véronique Valdès ha conquistato il pubblico per la capacità di piegare i propri eccellenti mezzi vocali all’espressione dei vari stati d’animo che si succedono nel suo complesso personaggio.
Nella compagnia di canto si distingue l’Apollo di Véronique Valdès, bravissima nei virtuosismi e dal temperamento aulico degno del personaggio.
As Nomio/Apollo, Véronique Valdès was the most successful in meeting Vivaldi’s extreme vocal demands; in slower arias she was able to display the beauty of her mezzo-soprano.
Mit dunklem Mezzosopran und beobachtendem Spiel legt Véronique Valdès sehr erhaben die Partie des Gottes an