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Past Production Reviews

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Il segreto di Susanna, Wolf-Ferrari
D: Isabel Ostermann
C: Felix Krieger
Ungetrübtes Opernglück

(…) der Sopranistin Lidia Fridman, der man nicht nur den Sieg bei Germany‘s next Topmodel zutrauen würde, sondern die auch einen hochinteressanten, weich-flirrenden Sopran, der kapriziös zu funkeln schien, ins Feld führte.

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14 June 2022www.deropernfreund.deIngrid Wanja
Die Ohrwürmer von Silvia und Susanna

(...) Abermals wurden vom Dirigenten Felix Krieger beste Kräfte gebündelt, um die verlorenen Schätze über die Rampe zu bringen.(...) Standing ovations.

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14 June 2022m.tagesspiegel.deEleonore Büning
Bastien und Bastienne, Mozart
D: Nadia Baldi
C: Gabriele Bonolis
Recensione di “Bastiano e Bastiana” di “Operaclick.com” del 8/10/2006

Anche quest’anno, come avviene da ormai otto anni, si aprono le porte dell’Auditorium di Milano per dare il via a quella lodevolissima iniziativa de “la Verdi” che va sotto il nome di Crescendo in Musica. Una più che meritoria proposta musicale, nata con l’obbiettivo di avvicinare il pubblico dei giovanissimi a quel meraviglioso e affascinante mondo della musica così detta “colta”; mondo che ultimamente occupa, nei progetti educativi della scuola italiana (ma non solo della scuola), un livello assolutamente insufficiente. Peculiarità principale della realizzazione di proposte che compongono la locandina della stagione di Crescendo in Musica è soprattutto quella di riuscire a presentare pezzi classici di straordinaria bellezza, colpendo la fantasia dei piccoli ascoltatori grazie agli stimolanti e variopinti “commenti visivi” – creati con buon gusto e mai noiosi – studiati ad hoc per non distogliere l’attenzione dal brano in esecuzione. La scelta per l’apertura del Crescendo in Musica 2006/2007 è caduta su “Bastiano e Bastiana” (K.46b), un’operina costituita da un atto unico in forma di singspiel, particolare genere musicale costituito da testi recitati intercalati da arie cantate, caratterizzato da una commistione di elementi favolistici e caratteri realistico-popolareschi. Partorita a Vienna alla fine dell’estate 1768, dalla mente geniale di un appena dodicenne Wolfgang Amadeus Mozart, fu eseguita probabilmente (anche se non se ne ha notizia certa) in un teatrino all’aperto situato nel giardino di proprietà del dottor Mesmer (una specie di “pranoterapeuta” dell’epoca) appassionato musicofilo che ne fu anche il committente. Nota curiosa: l’Ouverture dell’opera in oggetto fu uno dei primi casi di “plagio” musicale; risulta piuttosto evidente lo spunto che Beethoven prese da questa partitura per servirsene all’inizio della Sinfonia nr. 3 “Eroica”. L’azione si svolge in un villaggio campestre. La pastorella Bastiana rievoca malinconicamente il suo innamorato Bastiano - ora lontano perché ammaliato dalle lusinghe di una gran dama - certa di averlo perduto per sempre. Appare Colas, una sorta di indovino, al quale la pastorella chiede il suo aiuto per riconquistare l'amato. Colas garantisce a Bastiana che il suo amato tornerà senza dubbio da lei se dimostrerà freddezza e disinteresse nei suo confronti. Anche Bastiano, stanco oramai delle attenzioni della dama, vorrebbe tornare dalla sua pastorella ma si accorge della sua indifferenza. A sua volta chiede l’aiuto del “mago” Colas il quale, consulta un “libro di magia” e procede alla proclamazione di un incantesimo attraverso alcune “formule magiche” (Diggi, daggi, schurry murry…). Tra i due innamorati, dopo alcune schermaglie amorose non prive di momenti alquanto burrascosi, la pace è fatta con la promessa di eterna fedeltà. Hanno dato vita a questa rappresentazione un trio di giovani cantanti: il soprano Daniela Del Monaco, il tenore Gianluca Bocchino e il baritono Giampiero Cicino. Migliore in campo il soprano napoletano che ha caratterizzato molto bene il ruolo di Bastiana; dotata di voce fresca e cristallina, musicalmente corretta, è risultata anche scenicamente molto credibile tratteggiando il personaggio con la dovuta grazia ed ingenuità. Sul versante maschile abbiamo riscontrato disinvoltura nella recitazione da parte di entrambi gli interpreti, musicalmente corretti ma purtroppo non coadiuvati da altrettanto materiale vocale che è apparso, a nostro avviso, piuttosto povero di corposità soprattutto nelle zone centrali della tessitura. Bene l’orchestra Verdi che si è dimostrata precisa sotto la bacchetta del M° Gabriele Bonolis il quale ha saputo rendere la freschezza e la leggerezza di questa partitura scaturita senz’altro dalla mente di un genio, ma pur sempre un genio di 12 anni. Un piccolo appunto alla regia che, trattandosi di uno spettacolo rivolto ai bambini, avrebbe potuto “giocare” un po’ di più con i colori, con le luci e con i costumi. In ogni caso il giovane pubblico presente all’Auditorium ha dimostrato di aver gradito lo spettacolo e questa è la cosa più importante!

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07 October 2006www.operaclick.comSusanna Toffaloni
Le nozze in villa, Donizetti
D: Davide Marranchelli
C: Stefano Montanari
Le nozze in villa: sparkling revival of a forgotten Donizetti opera in Bergamo

There were obvious additional challenges in the current environment. Instead of presenting Le nozze in villa in the newly renovated theater, the third Donizetti opera was presented online, filmed in a spectator-less opera house. Always following social distancing rules, director Davide Marranchelli and set designer Anna Bonomelli tried to take advantage of the situation, coming up with an imaginative mise-en-scène. The orchestra was placed on stage with the wind players behind a plexiglass screen. The auditorium was covered with green strips of artificial turf and, in a preamble to the performance. Le nozze in villa is the work of a young composer in the process of discovering his own path. The music does sound imitative, Rossini’s shadow looming high over the score (an aria sung by Nonna Anastasia, authoritative mezzo Manuela Custer, sounded very much like the one sung by Berta in Il barbiere di Siviglia). Nevertheless, vocal ensembles were well balanced and the orchestral music was beautifully shaped with noticeable woodwinds interventions. Switching around from accompanying recitatives at the keyboard to conducting with great verve, Montanari led with confidence the historically informed instrumentalists of Gli originali and the Donizetti Opera Chorus, even if the synchronization between singers and orchestra was not always perfect. Meritoriously, he easily brought forward both the sparkling spirit and the melodiousness of the score. The most accomplished of the evening’s soloist was mezzo Gaia Petrone in the role of Sabina. She displayed a full, rounded, mellifluous voice in several arias. As her love interest, Claudio, tenor Giorgio Misseri became more and more assured as the evening progressed. Voices occasionally shaky, the two baritones – Omar Montanari (Don Petronio) and Fabio Capitanucci (Trifoglio) – acted with confidence, navigating with panache through the convoluted plot.

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23 November 2020bachtrack.comEdward Sava-Segal
Che originali!, Mayr
D: Roberto Catalano
C: Gianluca Capuano
Per Donizetti è (finalmente) la volta buona

Comunque non è chiaro se si sia riso tanto per merito della coppia Rossi-Mayr o del regista Roberto Catalano, che avrà sì o no trent’anni e non li dimostra affatto. Il suo spettacolo in realtà è semplicissimo, scena fissa, nessun effetto speciale: ma tutti recitano da padreterni, le trovate sono continue, non c’è una gag che non vada a segno. Ne risulta una specie di commedia all’italiana piena di brio e d’ironia, di grazia e di divertimento: chapeau al regista ragazzino

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05 December 2017www.lastampa.itAlberto Mattioli